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24 maggio 2016

«Mantua me genuit»



Con questo breve intervento, pur certa di non poter rendere giustizia alla densità emotiva che lo ispira, desidero ringraziare gli organizzatori del Premio Terra di Virgilio nell’ambito del Festival letterario internazionale che ha animato la città di Mantova, capitale italiana della cultura per il 2016.
Ringrazio il poeta Beppe Costa che ha voluto conferirmi un riconoscimento da cui mi sento particolarmente onorata, perché viene da una città di antiche nobili e solide tradizioni d’arte. La mia gratitudine va inoltre a Enrico Ratti, autore di un bellissimo commento che valorizza e lega la mia opera a coordinate simboliche tra le quali mi scopro a mio agio. A Enrico, alla sua cordialità e gentilezza, ripeto qui il mio grazie, di cuore. A Gilgamesh Edizioni, nella persona di Dario Bellini, il plauso per aver dato ulteriore lustro alle opere vincitrici e segnalate, attraverso l’antologia coordinata dai presidenti delle giurie e introdotta da una nota del sindaco di Mantova, fortemente impegnato nella valorizzazione del patrimonio artistico del capoluogo lombardo, tra passato e fermenti contemporanei. Rileggere le tante voci che si sono alternate nel pomeriggio trascorso alla Loggia del Grano è un dono che prolunga nel tempo un’esperienza altrimenti destinata solo alla memoria di chi vi ha partecipato. Come si dice “scripta manent”.
Ci tengo anche a sottolineare che la formula del premio, ma sarebbe forse più giusto definirlo un incontro di ingegni, orientato fra le altre cose alla valorizzazione dei talenti di persone affette da disabilità o con percorsi cosiddetti difficili, rappresenta uno scrigno di umanità davvero prezioso. Infine, la presenza di Eughèny Solonovich, italianista russo, da molti anni mantovano di adozione e grande traduttore di poesia italiana per il suo paese d’origine, mi è sembrata simile a quella di un nume tutelare che tutto ascolta e su tutto veglia, assicurandosi che ogni parola assolva il proprio compito. 
Non avrei saputo immaginarmi tra le vie di Mantova in un’occasione migliore e coglierne così la straniante atmosfera di città-sogno, caratteristica unica di fronte a cui si resta quasi sconcertati. Questa dimensione fiabesca di un tempo che continuamente sconfessa le sue cadenze, ha a che fare non poco coi miei versi, e direi in generale con la mia sensibilità. Ed è stato bello scoprirsi tanto affini. Sostengo da sempre che l’incontro con un luogo non è diverso da un incontro fra persone, perché di quelle parti spirituali diffuse in epoche e pensieri lontani il luogo è per l’appunto la somma. Quando poi una città ti accoglie indossando l’abito della festa – sole pieno, aria estiva, entusiasmo della gente – allora ci si sente ancora più vicini a quegli incantesimi che fanno della vita la meravigliosa avventura che è.

(Di Claudia Ciardi)


Mantova - Capitale italiana della cultura 2016

Antologia. Premio nazionale di poesia “Terra di Virgilio”, seconda edizione. Autori vari.
Gilgamesh Edizioni, maggio 2016
ISBN 978-88-6867-152-5



 La locandina dell'evento letterario

 Il giorno della premiazione alla Loggia del Grano di Mantova (21 maggio 2016)

 Il pubblico presente alla manifestazione

L'italianista russo Eughèny Solonovich invitato dalla giuria a prendere la parola

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