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3 settembre 2012

Leggendarie


Leggendaria
Donne non comuni


«Questi articoli, pubblicati da Leggendaria e dei quali qui presentiamo due brevi estratti, sono il frutto di un interesse storico per la conquista dei diritti delle donne nel difficile contesto delle crisi economiche di fine Ottocento, che investirono Europa e Stati Uniti (con fasi alterne dal 1873 al 1896), e successivamente delle due guerre mondiali. Siamo di fronte a delle insolite biografie di pioniere che operarono in ambienti e settori molto diversi tra loro, dalla pubblicistica alla medicina, ma animate da un identico proposito: scalare posizioni sociali, facendo valere talento e forza di volontà.
Rileviamo inoltre il dato che molte delle protagoniste delle quali si narra provengono da quella agitata zona del vecchio continente che gode della strana proprietà di essere centro e periferia insieme e che va sotto il nome di Mitteleuropa, il cui destino di tumultuosa fucina creativa, fabbrica d’ingegni e vite singolari sembra spandersi e agire tanto nel panorama continentale quanto al di là dell’oceano. L’idea del Sonderweg, la ‘via particolare’, leitmotiv che accompagna l’epopea di un mondo che percepisce il proprio pur vitale declino come una missione, scorre sotterranea ben al di là degli incerti confini entro cui batte il cuore dell’Europa, e non c’è quindi da stupirsi nel vederla riaffiorare in situazioni e luoghi solo apparentemente differenti e lontani. Non sono forse anche quelle seguite dalle nostre pioniere strade particolari, cammini improbabili e irrequieti? E mi pare che la grande allegoria dell’occidente stia proprio in questo intreccio di incognite disegnato sulle geografie delle possibilità umane, in attesa di essere percorse».
(di Claudia Ciardi)  

Grazie alla direttrice responsabile di «Leggendaria» Anna Maria Crispino


Una giramondo rivoluzionaria. Su Annie Londonderry
La picaresca storia di una lettone immigrata negli Stati Uniti che si inventò come popolare protagonista di un’epopea ciclistica

Quote from the journal article:
«Da quell’istante, e per molti chilometri, il suo ascendente si esercitò praticamente incontrastato. Non mancò di infarcire la sua avventura sulla strada di episodi fantasiosi e robuste bugie, snocciolando repertori scelti di volta in volta per trascinare le platee dei suoi ammiratori, di fronte ai quali sfoggiava una scioltezza di affabulatrice nata. Considerare che Annie riuscì nel suo intento in una situazione sfavorevole, visto che imbastì e portò a termine il viaggio nel pieno della profonda depressione che mise in sofferenza l’economia statunitense alla metà degli anni Novanta dell’Ottocento, ci sollecita una volta di più a celebrarne la particolare personalità comunicativa, capace di persuadere i suoi interlocutori e di guadagnarli alla propria causa. Peter Zheutlin, giornalista e pronipote di Annie, ha ricostruito la vicenda in una serrata indagine, permettendo ai lettori di confrontarsi con un importante spaccato del costume americano e di rivivere la cronaca di un’insolita operazione pubblicitaria, che finì per trasformarsi in qualcosa di ben più ampio e rappresentativo. L’esito positivo della scommessa, che Annie, almeno alla partenza, aveva principalmente rivolto a sé, venne assicurato non tanto dall’andare in bicicletta quanto dal manifestarsi di una inossidabile volontà che è stata in grado di coprire una distanza ben più grande di quella attraversata nel mondo, conquistando l’immaginario della gente e uno spazio nel lungo e faticoso cammino di libertà e affermazione dei diritti delle donne». 
Su Leggendaria n. 94 luglio 2012



Testo recensito:
Peter Zheutlin
Il giro del mondo in bicicletta. La straordinaria avventura di una donna alla conquista della libertà
Trad. di Veronica La Peccerella
Elliot edizioni
Roma, 2011
330 pagine, Euro 17, 50

Annie Londonderry - official site

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Pioniere a Pisa
Storie di donne non comuni


Abstract:
«Nella galleria di ritratti femminili qui ricostruita, tocchiamo i momenti salienti attraversati dall’Italia e dall’Europa, e oltre, fino alla Russia, l’Ucraina, la Turchia, data la vocazione cosmopolita dell’ateneo pisano, tra la fine dell’ ’800 e la seconda guerra mondiale. Con il 1919, quale ricompensa per l’indispensabile servizio reso al paese in guerra, le donne si vedono riconosciuti i pieni diritti civili (ma non ancora il diritto di voto) e si emancipano dall’autorizzazione maritale. E tuttavia di lì a poco sarebbe toccato loro versare un tributo altrettanto, se non più alto, in termini di rinunce e rischi, che in non pochi casi ha comportato anche la perdita della vita.
Donne coraggiose e determinate come Maria Fischmann, ebrea di Odessa, prima laureata all’Università di Pisa presso la facoltà di Medicina, ottava in Italia; Antonia Eirene Risos, Giuseppina Lazzari ed Elvira Caporali, prime a ricoprire l’incarico di assistenti volontarie di clinica; Reysia Rotenberg, Jaffa Sceindla Krasnova, Helena Blatt, venute a studiare a Pisa da Odessa e Leopoli, le cui presenze si perdono con l’incalzare della guerra e del regime.
Il prezioso lavoro di Alessandra Peretti, dunque, non si ferma a un solo contesto ma tocca fasi delicatissime del cammino femminile, mostrando come ogni singola traccia sia legata agli ostruzionismi maschili, al dramma della diaspora ebraica, alle persecuzioni politiche fasciste. Vite al margine, ancor più facile preda di intolleranze e ricatti. Questa è appunto la lunga silenziosa resistenza delle donne che hanno lottato su due fronti, intervenendo in privato a favore della propria realizzazione personale ed esponendosi nella sfera pubblica, spingendo a più riprese verso il cambiamento per raggiungere, difendere e rappresentare i propri diritti e con ciò definirsi parte attiva nel percorso di emancipazione sociale».
Su Leggendaria n. 88 luglio 2011



Testo recensito:
Alessandra Peretti
Storie di donne non comuni. Le prime laureate in Medicina dell’Università di Pisa
Edizioni Plus, Pisa University Press, 2010
pagine 153 – Euro 15.

Link all’archivio Essper - Periodici italiani di economia, scienze sociali e storia -Leggendaria e Claudia Ciardi

Numeri precedenti/ previous numbers:

LE AUTOREVOLI



N. 92, MARZO 2012, 66 PAGINE, 8 EURO
Donne e politica/ Donne in politica

Chi sono le donne che contano in Italia e in Europa?

Possiamo fidarci di loro, e affidarci a loro?

E a maggio si vota in molte città: poche le sindache all'orizzonte...

in Primo piano un bilancio su Donne e Risorgimento e tanti consigli di lettura

PASSAGGI DI ETÀ


N. 93, MAGGIO 2012, 81 PAGINE + SUPPLEMENTO, 8 EURO


TEMA: LE ETÀ DELLA VITA. Interventi, bibliomappe, echi da un seminario

SPECIALE: BALCANICA. Riflessioni sulla guerra a 20 anni dall'assedio di Sarajevo

SUPPLEMENTO: MADRI SENZA TEMPO? Un confronto generazionale.

a cura della Fondazione Badaracco
                                                       
Leggendaria è:
Leggendaria. Libri Letture Linguaggi è una testata autonoma e indipendente nata nel gennaio 1997 e distribuita in libreria e per abbonamento. Una prima serie, “legendaria” è uscita prima come supplemento al mensile Noidonne e poi “cangurata” dalla stessa testata dal 1986 fino al dicembre del 1996. Ideata e diretta da Anna Maria Crispino, è prodotta da un piccolo nucleo redazionale (Lucina Di Mauro, Monica Luongo, Mariella Gramaglia, Silvia Neonato, Bia Sarasini, Nadia Tarantini, Maria Vittoria Vittori) che si avvale di un ampio giro di collaborazioni qualificate, di studiose e appassionate, giornaliste e scrittrici, senza escludere le firme maschili.

Il sito della rivista/ official site

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