Il
divagare dello sguardo sui cambi di luce, sulle forme che vi nascono come
fioriture spontanee, occhi su occhi nei passaggi dell’ombra. E in questi
passaggi, soprattutto, sentire l’inverarsi di una metamorfosi, tema infinito
dell’acqua e della pietra, qui con ostinazione venire fino a effondere.
(Di
Claudia Ciardi)
Θάλασσα
του Πρωιού
Mare
al mattino
Fermarmi
qui. Per vedere anch’io un po’ di natura.
Luminosi
azzurri e gialle sponde
del
mare al mattino e del cielo limpido: tutto
è
bello e in piena luce.
Fermarmi
qui. E illudermi di vederli
(e
davvero li vidi un attimo appena mi fermai);
e
non vedere anche qui le mie fantasie,
i
miei ricordi, le visioni del piacere.
Konstantinos
Kavafis (1915)
Dal
“Poema della montagna”
Trasalirai
- ti scrollerai montagne,
e
l'anima - ascenderà.
Dello
strazio lascia che io canti:
della
mia montagna!
Non
ora, né mai in futuro,
la
nera falla rabbercerò.
Dello
strazio lascia che io canti,
in
vetta alla montagna.
Marina
Cvetaeva (gennaio-febbraio 1924)
Baia dei Saraceni - Varigotti, agosto 2019
Le Manie da Finale ligure, agosto 2019
Le Manie (myosotis), Liguria, agosto 2019 - inchiostri
Lembi di montagne - Le Manie da Finale ligure, agosto 2019
Le Alpi dal Sestriere - Ombre e passaggio di nubi, aprile 2019
Le Alpi lungo un sentiero al Sestriere, aprile 2019
Le Alpi dalla Val Thuras - Alta Val di Susa, luglio 2019
29 aprile 2019 - Al Sestriere disegnando montagne
Sul sentiero per Rhuilles - Alta Val di Susa, luglio 2019
*
Proseguendo la serie “La pietra e il sogno”.
Nessun commento:
Posta un commento