La
storia della famiglia Bulla, il padre Karl Karlovic, nato in Germania nel 1853, e i due figli, Aleksandr e Viktor, si intreccia ai profondi cambiamenti che
scossero la società russa dall’inizio del Novecento fino alla rivoluzione di
ottobre.
Karl,
emigrato da giovane in Russia dalla Germania, suo paese d’origine, trovò
impiego presso una ditta di articoli per la fotografia. Vent’anni dopo aveva
accumulato una modesta fortuna che gli permise di aprire il suo atelier sulla
Prospettiva Névskij. Da allora le committenze si moltiplicarono e non è
esagerato dire che l’obiettivo di Karl, col tempo coadiuvato dai due figli, fotografi
altrettanto abili, arrivò dappertutto. Dai ricevimenti di gala, dove sfilavano
i notabili degli zar e i maggiori esponenti dell’aristocrazia russa, alle mense
operaie. Portano la loro firma i servizi dedicati alle partite di scacchi con figuranti
umani che solevano tenersi a San Pietroburgo. Karl ritrasse i tornei del 1909 e
del ’14, mentre Viktor venne incaricato di immortalare quello tenuto a battesimo dalla Rivoluzione, il 20 luglio 1924, in piazza Uristskij davanti all’Ermitage, oggi tornata a essere Piazza del Palazzo, tra Flotta Rossa (bianchi) e Armata Rossa (neri). Nell’occasione
si fronteggiarono i due più grandi campioni dello scacchismo sovietico, Romanovsky,
capitano dei bianchi che vinse, e Rabinovich, schierato coi neri.
Viktor
divenne in breve uno dei più quotati ritrattisti di Lenin, suoi i diversi
scatti del leader tra il ’20 e il ’21, e mostrò un’attitudine spiccata per il
reportage, quest’ultima coltivata con successo anche dal fratello Aleksandr. La
sua mano sta dietro le prese della sollevazione delle donne a San Pietroburgo,
nel febbraio del ’17, e dei sanguinosi fatti di poco successivi nel luglio, inneschi di quanto
sarebbe accaduto in ottobre.
Le
settantadue drammatiche ore che separano il 3 e il 5 luglio, quando il partito bolscevico
corse il pericolo di essere liquidato e i proletari rischiarono di andare
incontro a una completa disfatta, sono un punto nodale della vicenda
rivoluzionaria. È in questo breve ma intensissimo lasso di tempo che il
movimento operaio giunge a maturazione, comprendendo il carattere
controrivoluzionario della democrazia borghese e della nuova sinistra
capitalista; menscevichi e socialrivoluzionari avevano allora tradito la causa
dei lavoratori e dei contadini poveri, passando al campo avverso.
Nei
primi anni della rivoluzione la fotografia rivolse definitivamente i suoi
interessi ai temi sociali, diventando nel decennio che va dai Venti ai Trenta
uno dei principali strumenti di informazione e divulgazione culturale, comunicando
non solo dalle pagine delle riviste ma dalle piazze, dalle fabbriche e dai luoghi di
riunione. I giovani fratelli Bulla furono tra i migliori interpreti delle
potenzialità del nuovo mezzo.
Fra
gli altri pionieri per quanto riguarda l’uso della macchina fotografica si ricordano, Piotr Ocup, famoso oltre
che per i suoi reportage anche per i ritratti di Lenin, Jakob Steinberg, Pavel
Zukov, Abram Sterenberg, Boris Ignatovic, Aleksandr Rodčenko. Quest’ultimo, pur
avendo una formazione da artista, seppe rivalutare e rivoluzionare il
fotogiornalismo, fino alla caduta degli zar considerato senza dignità, facendolo dialogare con gli scatti realizzati in studio. Rodčenko mise mano a un progetto di ardite
inquadrature di strade e piazze che si sarebbero dovute montare in un film
mai girato. Ciò a testimonianza della versatilità e dell’apertura mentale delle
avanguardie artistiche a servizio della rivoluzione.
La
vicenda dei Bulla, come molte altre del periodo rivoluzionario nel passaggio
allo stalinismo, si concluse purtroppo male. Dopo aver dato moltissimo alla
narrazione della quotidianità russa in tutti i suoi aspetti sociali, dai più
alti ai più bassi, testimonianza unica dei tempi e di un’irripetibile fase di mutamento
che spazzò via assetti consolidati da secoli, Viktor fu arrestato. L’archivio
dell’atelier, costituito da 130.000 negativi, fu oggetto di requisizione come
“prova materiale”, non si sa se distrutto o sepolto in qualche luogo segreto.
(Di
Claudia Ciardi)
Karl Bulla e i suoi figli
Ritratto di Karl Bulla - 1900 circa
Karl Bulla
Immagini della guerra civile - foto di Viktor Bulla - luglio 1917
L'esercito zarista spara alla marcia pacifica dei lavoratori sulla Prospettiva Névskij - riproduzione di Jakov Steinberg dalla foto originale di Viktor Bulla - luglio 1917
Ritratto di Lenin - Viktor Bulla
Ritratto di Lenin - Viktor Bulla
Primo Maggio 1920 a San Pietroburgo - Viktor Bulla
Scacchi viventi a San Pietroburgo - fotografo ufficiale dell'evento Viktor Bulla - 20 luglio 1924
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