Si
segnalano due mostre dedicate al paesaggio e alle tradizioni culturali dei territori dell’Alta Valsugana. Il primo di questi eventi racconta
l’attività estrattiva e il lavoro dei cavatori in quota. La fatica, il duro
vivere e soprattutto una significativa metamorfosi ambientale sono al centro della
narrazione di Kathia Lenzi. Testimonianza intensa del rapporto simbiotico tra
uomini e montagne che apre all’attuale dibattito su cultura del territorio, conservazione
e tutela della sua specificità identitaria e geografica.
La
seconda rassegna ci introduce al mondo affascinante e onirico degli
spaventapasseri, i fiabeschi guardiani dei campi, simbolo per eccellenza dello
spazio rurale, coi suoi riti e ritmi. Entrato potentemente nell’immaginario
collettivo, il pupazzo di paglia levato al vento si è visto al centro di
rappresentazioni alchemiche quanto di catarsi cristiane che in lui hanno
proiettato l’idea del martirio e della redenzione. Nel Mago di Oz lo
spaventapasseri vestito d’azzurro si confonde cromaticamente col cielo, è in
tutto e per tutto elemento d’aria e rivela un’essenza se vogliamo dire
totemica, simile sul piano caratteriale a quella di un Pinocchio. Nel mio
personale ricordo associo questa creatura arcaica e forse perfino inquietante,
non fosse che per il suo compito d’incutere timore, al resoconto della sua
creazione e vestizione per bocca di mia madre, che da piccola osservava il
nonno destreggiarsi fra ciocche di paglia e vecchi vestiti: “una
giacchettaccia, dei pantaloni rattoppati”, queste parole, da lei spesso
ripetute, mi son sempre suonate come uno strano incantesimo. E puntualmente
immaginavo l’anziano agricoltore che si caricava in spalla quel bizzarro
manichino, navigando fino al centro del campo.
Straordinaria
testimonianza della nostra più profonda tradizione contadina, l’obiettivo di
Adriano Condini, che per ventisette anni ha percorso le valli del Trentino, le
rende un degnissimo omaggio con una serie di commoventi ritratti in bianco e
nero.
Ringrazio
il Bersntoler Kulturinstitut per le preziose segnalazioni. Di seguito si
riportano i comunicati dei singoli eventi e gli orari di visita delle mostre.
(Di Claudia Ciardi)
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L’esposizione,
curata da Katia Lenzi, collaboratrice dell’Ecomuseo Argentario, presenta 110
fotografie provenienti dall’archivio del progetto “Quando andavamo in miniera.
Immagini e voci dei paesaggi minerari storici della Comunità Alta Valsugana e
Bersntol”, esplorando il paesaggio estrattivo nei suoi aspetti più rilevanti: i
paesaggi di miniere e cave, il lavoro sottoterra, le strutture e i macchinari,
i lavoratori.
Diversi
livelli tematici e punti di osservazione permettono al visitatore di
riconoscere innanzitutto le tracce dell’intervento umano nella trasformazione
“fuori terra” e “sottoterra” del territorio, operata attraverso i mezzi di
lavoro, manuali prima meccanizzati poi. Queste tracce però ci parlano
soprattutto di vicende di operosità, fatica, vicinanza e amicizia, riflesse nei
volti di chi ha vissuto e vive in un paesaggio scavato.
La mostra fotografica
della Comunità Alta Valsugana e Bersntol sulle miniere e cave in Alta
Valsugana, Valle dei Mòcheni e Monte Calisio, curata da Katia Lenzi sarà visitabile presso la
sede dell'Istituto culturale mòcheno a Palù del Fèrsina dal 7 al 23 luglio, tutti i giorni, dalle ore
10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00.
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Gli
spaventapasseri vivono come noi, almeno quelli sulle fotografie di Adriano
Condini. A queste creature magiche auguriamo molta fortuna nel loro viaggio dai
campi trentini!
In
tre sedi museali della Valle dei Mòcheni/Bersntol sarà possibile osservare in
tre tappe le fotografie in bianco e nero di Adriano Condini di questi “Omeni de paia”, scattate nel corso di 27 anni nelle vallate
trentine.
Nati
come sentinelle contro gli uccelli, gli “uomini di paglia” diventano
simbolo di difesa del nostro ambiente.
14
luglio - 28 agosto 2017
Ecco
le tre sedi con i rispettivi orari di apertura:
Museo
Pietra Viva, loc. Stefani, S. Orsola Terme
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domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00
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venerdì e sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00
Filzerhof,
al km 10 della Strada provinciale n. 135 sinistra Fersina, Fierozzo/Vlarotz
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domenica, dalle 10.00 alle 12.00 dalle 15.00 alle 17.30
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martedì, giovedì e sabato, dalle 15.00 alle 17.30
Mil,
al km 3 della Strada provinciale n. 233 Roveda, Frassilongo/Garait
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domenica. dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30
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mercoledì, venerdì e sabato, dalle 15.00 alle 17.30
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