A cadenza irregolare, si pubblica una selezione di post scelti per utilità divulgativa del messaggio, immagini e poesia, rimando a pagine di condivisione pubblica interessanti, con qualche autocitazione dal mio spazio.
Un tema scelto di volta in volta seguendo l’orientamento di questo blog, in stretto
dialogo con la rosa dei suoi interessi.
Si
comincia, direi ritualmente, dall’iperico, una delle erbe di San Giovanni per
eccellenza, incipit
che è anche un richiamo voluto alle nostre “botaniche”, raccolte nella
fortunata rubrica sul popolo delle piante tenuta a battesimo poche settimane fa.
#Iperico
Il 24 giugno ricorre la tradizionale raccolta dei fiori di iperico per la produzione del suo olio rosso ad azione antiinfiammatoria e cicatrizzante. Noto soprattutto grazie alle proprietà antidepressive dei suoi estratti secchi concentrati, è una pianta erbacea perenne spontanea in molte aree dell’Europa e dell’America settentrionale. L’etimologia del suo nome latino deriva dal greco “hyper” = sopra ed “eikon” = immagine, in quanto era d’uso appenderlo sopra le immagini sacre per allontanare gli spiriti maligni dalle case (da qui il nome popolare di cacciadiavoli”).
#Iperico
Il 24 giugno ricorre la tradizionale raccolta dei fiori di iperico per la produzione del suo olio rosso ad azione antiinfiammatoria e cicatrizzante. Noto soprattutto grazie alle proprietà antidepressive dei suoi estratti secchi concentrati, è una pianta erbacea perenne spontanea in molte aree dell’Europa e dell’America settentrionale. L’etimologia del suo nome latino deriva dal greco “hyper” = sopra ed “eikon” = immagine, in quanto era d’uso appenderlo sopra le immagini sacre per allontanare gli spiriti maligni dalle case (da qui il nome popolare di cacciadiavoli”).
(Di
Claudia Ciardi)
* Post di twitter
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