Le
foglie sparse sul sentiero si animano e vagano a tratti come viandanti. Zone scure sulla montagna, altrove il sole. Dagli squarci del cielo sembra piovere un
incantesimo che scioglie i contorni, sovverte le forme.
Si
arriva all’improvviso accanto a certe piante, capita di sfiorarle cosicché si
fanno conoscere all’aroma prima ancora che all’aspetto. Lo sguardo corre ovunque lungo le distese dei prati, fruga nel mistero delle ombre,
attende chissà quale rivelazione al margine del bosco, finché si alza su alcune solitarie
vette più volte ripetendo a se stesso: inviolate cime, lassù non si arriva.
(Di
Claudia Ciardi)
Monginevro - Il respiro della montagna oltremare
Nubi al tramonto di alzano sulla Sacra
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