Per il centenario della rivoluzione russa, all’interno del ciclo “la grande arte al cinema”, un appassionante documentario ci descrive una straordinaria quanto cruciale avventura dell’immaginazione. Viaggio nell’arte e nella storia attraverso la testimonianza dei discendenti diretti di chi della rivoluzione fu protagonista sul doppio fronte della creatività e delle vicende che presero corpo in quel periodo. Del resto, cos’è una rivoluzione se non un’utopia alla prova dei fatti?
Di questa umanità in cammino e dei linguaggi artistici che la sostennero, a partire proprio dal vorticoso 1917, il lavoro di Margy Kinmonth ci fornisce un racconto esaltante, intendendo trasmettere agli spettatori quello spirito di entusiasmo e rottura che solo presiede certi snodi decisivi della storia.
Grazie al contributo di esperti quali il direttore dell’Ermitage, Mikhail Piotrovsky, e la direttrice della Galleria Tret’jakov (il museo moscovita che ospita
una delle più grandi collezioni di belle arti russe al mondo), Zelfira
Tregulova, si affaccia sullo schermo una stagione affollata e complessa fatta di correnti e grandi personalità. Raggismo, suprematismo, cubo-futurismo, e poi le vite di artisti del calibro di Chagall, Kandinskij, Malevič, esploratori di un nuovo mondo, pionieri di una volontà di rappresentazione che a distanza di pochi anni venne brutalmente disconosciuta e perseguita.
(Di Claudia Ciardi)
Save the date - Solo il 14 e il 15 marzo nelle sale italiane
Revolution - La Nuova Arte per un Mondo Nuovo (2016), un film di Margy
Kinmonth con Mikhail Piotrovsky, Zelfira Tregulova.
Durata 1h e 35 min.
Distribuzione: Nexo Digital
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Avanguardia russa (La fondamentale mostra di Torino nel 2015)
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