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nel 2019 da Eretica Edizioni, questo volume di poesie scaturisce come un saggio
polifonico dal laboratorio creativo di Teresa Valentina Caiati. L’autrice, nata a
Bari, per lei un diploma al conservatorio in pianoforte e organo e l’insegnamento
in una scuola di musica, attraverso la sua opera ama esplorare la
contaminazione tra linguaggio poetico e musicale. Qui il sovrapporsi di piani
tematici e stilistici innesca collisioni, giochi di specchi, rapide fosforescenze,
intarsi, svolte tonali sul filo dell’arcaismo o di mutevoli impalcature metriche.
L’alchimia sonora mischia gli ingredienti dell’esistenza cercando una sintesi che
tuttavia resta sfuggente. Formule e incantesimi non sono rivelazioni definitive ma
rimandano a una dimensione ulteriore, qualcosa da approfondire altrove, forse
anche in un tempo diverso dal vissuto.
(Di Claudia Ciardi)
Frange di interferenza di Teresa
Valentina Caiati (Quaderni di Poesia Eretica Edizioni, 2019) è una pregiata
cornice di ricerca poetica, una fusione musicale in uno sfondo sensoriale,
metafora di desiderio e di nostalgia, associata al senso di
vaga ed indefinita malinconia, contenuta nell’indugio compiacente di sentimenti
e passioni comuni, resti emotivi corrispondenti alle tracce lasciate e alle
relazioni salvate dal deterioramento interiore. I versi accordano la
sovrapposizione di rumore e silenzio, l’incrocio invadente di verità e
illusione, misurano l’intonazione delle attitudini umane, l’intensità e
l’ampiezza del linguaggio nel suono articolato della poesia. La superficie
dell’anima è la memoria decifrata dalla traiettoria esistenziale dello spazio e
rivela la sua presenza, nella direzione del tempo e scorre arredando i margini
del conflitto intimo. La poetessa rende visibile il principio luminoso del suo
percorso aggirando gli ostacoli nella propria esperienza quotidiana, celando il
profilo netto dell’ombra che delinea il suo cammino. La percezione profonda di
essenze reali distinte, l’osservazione cromatica degli accidenti e delle note,
rivelano l’interferenza delle emozioni e la fenditura dei confini in
chiaro-scuro della sensibilità. Teresa Valentina Caiati assiste il mutevole ed
inaspettato coinvolgimento della realtà elevando l’approfondimento periferico
degli eventi con la spontanea ed istintiva melodia della sua centrale
interpretazione e avvolgendo la singolare e delicata bellezza dei destinatari
che cingono la seduzione gotica ed oscura delle vicende, dei luoghi e delle
immagini. La poetessa affronta il destino di una solitudine che è al centro di
tutto e attraversa l’impenetrabile cupezza, girovaga ed inquieta, di ogni
inesprimibile relazione umana contro l’ineluttabile fissità del cuore smarrito
e confuso. La curva impercettibile delle parole oscilla nella volontà
intelligente e condiziona le scelte, fa da scudo alle sensazioni. Assorta nella
quiete dell’assenza, la visibilità del ricordo non si dissolve ma dilata le
intuizioni emotive, come se custodisse il segreto della consistenza e della
necessità della vita. La testimonianza umanistica della poetessa è un
patrimonio potente e fedele allo stupore, sostenuto da quella brezza,
misteriosa ma espressiva, che soffia sull’esasperata consuetudine di ogni
esulante condizione, pena che non allontana il perpetuo e spontaneo corso del
tempo e destina al richiamo solitario la coscienza reduce. La direzione
esclusiva ed imperturbabile dei pensieri sosta su una piccola nicchia sospesa,
affatturata nel segreto delle discordanze che regolano la tensione esatta di
quanto è trascorso o di quanto è lontano.
(Di
Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”)
Il
talento
Il talento
è
l’aggettivo superlativo
posto
dinnanzi ad un nome.
Tutt’intorno
fa stragi e razzie
e
senza termini di paragone,
governa,
assolato e indisturbato,
nell’impero
grammaticale dei sogni.
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Noi
altri
abbiamo
insenature
e
promontori sulla schiena
simili
alla gobba di Leopardi
per
il peso crescente
cui
la natura sottopone.
Incompatibilità
di sistema.
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La
bellezza
Riconosco
la bellezza
quando
l’orizzonte s’allontana
e
un pensiero gli va in soccorso.
In
un istante
sono
lì
dove
ancora non sono.
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Il
destino
Ogni
volta che mi fermo
contemplo
il destino
scorrere,
imperterrito,
su
quella strada parallela
al
mio incedere lento.
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Le
occasioni
Le
occasioni
sono
loculi sempre aperti
in
cui dimora
da
lontano
l’ansia
esitante
di
non avere fine.
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D’un tratto
D’un
tratto capii
che
solo il ritmo genera l’amore,
così
presi a pensarti con la stessa frequenza.
Teresa Valentina Caiati, Frange di interferenza, Quaderni di Poesia - Eretica Edizioni,
2019
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